Verità che chiedono incarnazione

Siamo giunti all’ultima Luna Nuova dell’anno, che si forma pochi giorni prima del Solstizio d’Inverno.

Il Sole si trova negli ultimi gradi del Sagittario, accompagnato dalla Luna, da Venere e da Marte, che ha già fatto il suo ingresso in Capricorno.

È una lunazione che parla di verità, coraggio, direzione e visione.

Una Luna che ci chiede di portare più avanti le nostre intenzioni, ma non più solo come ideali: come scelte incarnate.

Accompagnati da Venere e Marte, i luminari sono sostenuti da una maggiore chiarezza rispetto ai valori che vogliamo perseguire. In Sagittario, questi valori si fanno più ampi, più elevati, e ci invitano a cercare un senso più alto delle cose, imparando a osservare la realtà con occhi nuovi.

Marte, nel suo segno di esaltazione, il Capricorno, si fa stabile, forte, perseverante.

Ci offre determinazione, struttura, capacità di reggere nel tempo ciò che scegliamo. Una risorsa preziosa, se sappiamo usarla con consapevolezza.

Spirito e materia: la prova dell’incarnazione

Questo agglomerato di pianeti, però, forma una quadratura con Nettuno e Saturno negli ultimi gradi dei Pesci, entrambi tornati diretti.

Qui il cielo è chiaro nella sua richiesta: incarnare lo spirito senza fuggire la materia, dare forma al sacro senza dissolverlo nell’indistinto.

Se dovessimo sintetizzare questa lunazione in una sola domanda, sarebbe:

“Ciò in cui credi…

sei disposto a viverlo davvero,

ogni giorno, nel limite, nel tempo, nel corpo?”

Non basta sentirlo.

Non basta comprenderlo.

Non basta insegnarlo.

Va incarnato.

Giove retrogrado: da dove veniamo

Il governatore di questa Luna Nuova, Giove, è retrogrado nel segno del Cancro.

Il suo movimento ci riporta alle origini: alla famiglia, alla storia emotiva, ai patti inconsci che abbiamo stipulato senza rendercene conto.

È il momento di riconoscerli.

Di portarli alla luce.

Di capire quali accordi ci nutrono ancora e quali, invece, continuano a legarci a dinamiche che non ci appartengono più.

Questo è un movimento attivo da qualche mese e che continua ad attivare il grande trigono d’acqua che ci perbertr di lavorare con le nostre emozioni e il nostro sentire.

In questo processo si attiva anche Chirone in Ariete, che ci mette di fronte alla ferita dell’identità: la difficoltà a esporci, a mostrarci per ciò che siamo, a riconoscere la nostra innocenza originaria.

Quella credenza profonda di “essere nati con una colpa”, di dover sempre fare ammenda, viene qui messa in discussione.

A quali credenze stiamo dando energia?

Quali racconti continuiamo ad alimentare?

Quanto siamo davvero allineati con ciò che desideriamo incarnare?

Urano e l’upgrade inevitabile

Il Novilunio forma anche un quinconce con Urano retrogrado negli ultimi gradi del Toro.

È uno degli ultimi passaggi prima che Urano, nel prossimo anno, cambi segno e riprenda la sua corsa definitiva verso i Gemelli.

Questo aspetto agisce come un’iniziazione silenziosa: mette in dialogo parti di noi che solitamente non comunicano.

Da una parte, una chiamata verso una direzione nuova, una intuizione che preme.

Dall’altra, la sensazione che le risorse di cui disponiamo, corporee, economiche, valoriali, non siano più coerenti con ciò che sentiamo.

Da qui possono nascere tensioni interiori, resistenze, disorientamento.

È come se stessimo installando la versione 2.0 di noi stessi, ma continuassimo a funzionare con il sistema precedente.

La mente, allora, cerca di difendere ciò che conosce.

Non perché sia giusto, ma perché è familiare.

Eppure Urano è chiaro: il cambiamento non è più negoziabile.

La domanda diventa quindi:

“La direzione che senti,

il tuo corpo può davvero viverla?”

Se la risposta è no, non è un fallimento.

È un invito a:

• cambiare ritmo

• cambiare forma

• cambiare fondamenta

• agire per integrare questi nuovi codici nel sistema

Il lavoro karmico collettivo

Nel cielo resta attivo il grande aquilone d’Acqua che punta verso l’Aria di Plutone in Acquario.

Un movimento profondo di pulizia del retaggio karmico familiare e collettivo.

Si apre la possibilità di un nuovo concetto di umanità:

liberato da un femminile represso,

da una spiritualità new age svuotata e idolatrica,

da figure di guru destinate a essere detronizzate.

Il potere si sposta verso il collettivo, verso nuove forme di coscienza e anche verso visioni più tecnologiche, con tutte le ombre che questo comporta.

Grado Sabiano e Tarocchi

Il grado Sabiano di questa Luna recita:

“Un ragazzo grasso falcia il prato della sua casa in un’elegante strada di periferia.”

Un’immagine ambigua, come il tempo che stiamo vivendo.

Da un lato, il prato rasato parla del bisogno di dare forma, ordine e valore estetico alle forze naturali.

Dall’altro, il ragazzo suggerisce il rischio di una rappresentazione vuota: l’apparenza come tentativo di appartenere a un sistema senza metterlo davvero in discussione.

La carta associata è il Dieci di Bastoni, che ci pone una domanda essenziale:

stiamo vivendo la nostra natura autentica o stiamo portando pesi che derivano da aspettative karmiche, familiari, collettive?

Siamo alla fine di un ciclo, ma anche all’inizio di uno nuovo.

Possiamo tornare indietro lungo il nostro percorso, oppure andare avanti dopo averlo rielaborato.

Quante volte ci dimentichiamo di noi stessi?

Quante volte indossiamo abiti che non ci appartengono più?

Quanto abbiamo imparato a dire NO?

Conclusione

Questa Luna Nuova non chiede perfezione.

Chiede verità.

E soprattutto chiede coerenza.

Non possiamo più sentire una cosa e viverne un’altra.

Non possiamo più avere ideali elevati con fondamenta disallineate.

Con queste riflessioni,

ti auguro una buona Luna Nuova. 🙏🏽